Descrizione

È nato per gioco. Sì, nelle fasi dell’interludio, della poietica, cioè dell’attività dello spirito che crea la poesia. È divenuta poi, un’officina, un laboratorio di stili diversi nei quali ciascuno degli “operai” ha utilizzato gli strumenti dell’anafora, similitudine, metafora, della sinestesia. È nato così, un libro che raccoglie delle poesie che sono tra di loro legate a un filo: il filo della memoria che tiene uniti ciascuno al proprio imperscrutabile futuro, intrecciato da stupore, scoperta e incanto, stati d’animo che con il tempo, purtroppo, si affievoliscono.

Un libro che racchiude ansie, timori, palpitazioni per nuove scoperte, gioie per nuovi incontri. Un punto di partenza per un punto di futuro incontro, fra donne e uomini del domani. Non si può non fare una riflessione sui tempi del Covid-19. Nei quali abbiamo vissuto momenti drammatici e surreali, catapultati in una realtà sconosciuta, sospesa. Dai quali è stato difficile destarsi, come dal peggiore degli incubi. Consapevoli che non sarà più come prima e che non è andato “tutto” per il verso giusto e neppure “bene”: giacché tanti esseri umani, compagni nel tragitto di questa vita, non ce l’hanno fatta e si sono fermati. Poiché non si è conclusa nei migliori dei modi o come ci si aspettava. È andata! Ma siamo stati consapevoli che comunque sarebbe finita, ci saremmo rialzati da queste ceneri virali, come i corsi e i ricorsi della storia ci hanno insegnato, più determinati e motivati di prima, verso un cammino di ricostruzione.