Descrizione
Sono nato “pittore” e mi ritrovo da circa vent’anni a fare l’ “editore” per esigenze morali. Ed eccoci con la presente pubblicazione, una nuova avventura, tra segno e pittura sul drammatico tema dei “Migranti”.
Il tutto è nato senza preavviso, il 13 settembre di quest’anno, senza programmi, quanto, invece, la sola voglia di “giocare” con la mia solita penna stilografica, che ho e uso da sempre, accompagnata da un pennello, per tracciare di getto segni e gesti spontanei su dei cartoncini.
Seduto davanti al primo cartoncino, faccio dei segni veloci e delle linee, e, vedendolo vuoto, senza esitazione, scarabocchio delle piccole figure, delle “genti”. Prima una, poi un’altra e un’altra ancora, per formare un gruppo di persone. Mi è piaciuto visivamente, soddisfacente per me, per il mio animo. Decisi di considerare il “cartoncino” completo nel suo insieme. Immediatamente, in pochi minuti, ne realizzai altri due, stessa idea, stessa tematica. Ancora appagato dei piccoli lavori, entusiasta della sintesi e dei messaggi intrinseci, percepivo l’avvio di un nuovo percorso pittorico, al quale, poi, non avendolo programmato, mi necessitava dare un nome. Ma quale? Dopo averne pronunciato almeno un paio, il termine opportunamente scelto è stato: “Migranti”.
Ecco, il momento di vita per tante genti è drammatico, vere tragedie per singole persone, nuclei familiari e gruppi. L’essere umano ha migrato sin dai tempi più remoti, per la sussistenza e per una vita migliore, compromettendo la vita stessa, e, comunque, i “Migranti” non si fermeranno mai.
Da quel giorno ho lavorato pittoricamente senza interruzione. Nel frattempo alla penna stilografica e al pennello ho aggiunto anche alcune penne di gabbiano, alla ricerca di nuovi effetti, apparentemente casuali, nella stesura dell’inchiostro, acquerellato e non. Con la realizzazione spontanea di numerose “cartoline” e con il coinvolgimento di due cari amici, impegnati letterariamente, nonché sensibili e attenti al particolare argomento, si da forma e si concretizza questo catalogo composto da 99 Tavole. Roberto Cau
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