Descrizione
Si è pensato di pubblicare in italiano alcuni importanti documenti storici originariamente in lingua latina e in sardesco, riguardanti la Storia Antica della Sardegna, e che sono contenuti nelle, ormai, famose “Carte o Codici di Arborea”.
Questi fogli furono trovati qui e là negli anni intorno al 1800 e in un modo o nell’altro, grandi studiosi come Pietro Martini, Salvatore Angelo de Castro, il notaio Pillito e altri, li riunirono in un unico libro e che lo stesso Martini pubblicò riscuotendone apprezzamenti e critiche.
I critici prevalsero e oscurarono questi importanti documenti, sebbene lo Spano, La Marmora e altri utilizzarono subito queste preziose notizie.
Ultimamente lo scrittore Giovanni Fadda ha studiato queste carte ed ha iniziato a svelarne il contenuto ai Sardi. La maggioranza della nostra popolazione non sa neanche della loro esistenza sebbene contengano importanti eventi avvenuti nell’Isola. Tutti questi scrittori qui elencati e in esse trattati sono stati oscurati per centinaia di anni e sono: Serneste discepolo di Ennio, apparteneva al periodo romano e si dice che fosse secondo solo al sardo Tigelio, la villa di questo ultimo si trova ancora a Cagliari; Deletone di Karalis, il monaco Severino che parlò molto degli abitanti del centro Sardegna; Macrobo di Bosa; Fulvio e Michele di Sulcis; Valentiniano di Torres; i poeti di Cagliari Diadumeo e Vinolo; Arnosio di Ploaghe; Antonio da Tharros; Giorgio da Laconi; Cola di Simaxis; Torbeno Falliti; Antonio Deligia di Aristani; Gavino Marongiu di Sassari, e molti altri. Questi autori sono tutti citati in queste Antiche Carte di Arborea.
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