Descrizione
Il mercato del principato di Gapa era il più stupefacente di tutto il Regno di Soma. Almeno, così pensava il piccolo Ping. Dai suoi sei anni d’eta era capace di osservare tutto come se provenisse dal mondo delle fiabe, e in quell’intrico di carni sudate e merci da spacciare non gli era poi così difficile. Fianchi ondeggianti di donnone slave si facevano largo tra il vociare dei monelli che si rincorrevano, e quello dei loro genitori che cercavano di accattivarsi l’attenzione di un qualche gadjo. Dei voluminosi turbanti promettevano chi sa quali filtri d’amore in cambio di pochi chips; stravaganti ruffiane intimavano, a chi aveva l’ardire di star loro vicino, di saper scrutare nel futuro altrui. Una mescolanza di profumi orientali investiva l’avido olfatto di Ping, per non parlare poi del caleidoscopico spettacolo offerto dai mercanti di stoffe che si trovavano appena a pochi passi dal porto.
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