Descrizione
Un libro che tratta sull’ “orrore della peste” in Sardegna, il quale ci descrive la spaventosa apocalisse umana generata dall’epidemia sviluppatasi nell’isola a metà del ’600. L’autore, don Eliseo Lilliu, ci illustra il mondo di allora nella nostra terra. Un’ampia panoramica tra storia, contesto umano e urbano, tra povertà e precarietà, tra infinite insicurezze e grandi disaggi causati delle tante fragilità dell’essere umano. Un pertinente viaggio storico tra le varie classi sociali, tra personaggi noti e meno noti, tra religiosità e credenze, tra disinformazione e ignoranza, tra disorganizzazione e ingovernabilità, tra delinquenza e sciacallaggi, ma soprattutto tra paure, mali fisici e stati psicologici verso il cammino della morte. La peste è un’esperienza “umana” terrificante, imperfetta, contaminata da innumerevoli varianti, che mette in evidenza le eterne vulnerabilità e le grandi debolezze dell’umanità, nonché la possibilità dello sterminio dell’uomo. La peste attraverso innumerevoli epidemie ha accompagnato la vita dell’umanità sin dai tempi più arcaici. Ancor oggi viene sottovalutata, soprattutto dalle popolazioni più povere ma, molto spesso, anche dalle nazioni più ricche.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.